Galeotto fu il libro e chi lo scrisse:
quel giorno più non vi leggemmo
avante.
-
Dante
Alighieri.
Questi versi echeggiano nella mente, a ritmo del battito che
sembra aumentare. Parole che lasciano senza fiato, che sembrano scivolare
armoniosamente sulla lingua del lettore.
Oggi è il kissing day, la giornata mondiale del bacio.
E’ inutile tirarci indietro, chi vogliamo prendere in giro? A chi
non piacerebbe unirsi in questo contatto con la propria amata\o? Chi non ha mai
osservato quelle tanto desiderate labbra “che dovrebbero stare al Louvre”, come
direbbe Woody Allen?
Tutti, anche i meno romantici e mielosi. O almeno lo spero, lo
spero per loro.
A volte basta la scena di un film oppure le pagine di un libro per
sognare e nuotare nel desiderio di chi, al posto nostro, sta per compiere il
gesto più importante della sua storia.
A volte si è trattato di baci strani ed imprevedibili, come quello
tra Mandorla e Palomo ne “Le luci nelle case degli altri” di Chiara Gamberale.
“Palomo Carnevale, sul pullman di ritorno da Venezia, mi ha baciato.
Io l’ho lasciato fare.”
Altre volte di baci attesi e desiderati, dai protagonisti, ma
anche da noi lettori.
Come quello tra Jace e Clary in “Shadowhunters” di CassandraClare, di cui adoro l’adattamento cinematografico.
“Jace allungò una mano per sorreggerla proprio mentre lei si voltava per scusarsi e in qualche modo Clary si ritrovò nel cerchio delle sue braccia e lui la baciò.”
A volte si è trattato di baci affrettati, richiesti senza troppi
giri di parole, eppure dotati della stessa intensità. Ad esempio quello tra l’impacciato
Miles e l’esperta Alaska, durante il gioco dire, fare, baciare in “Cercando
Alaska” di John Green.
“Alaska cominciò – Ciccio, dire, fare o baciare?- - Fare.- - Fammi l’amore.- E così feci."
Altre volte, invece, il bacio nemmeno c’è. E’ uno status eterno,
un’unione di anime e di battiti. Anche le parole possono fare all’amore, come
nel caso di Lizzy e Mr. Darcy in “Orgoglio e Pregiudizio” di Jane Austen.
La scena qui sotto ne è la prova. Quel bacio lasciato in sospeso,
che acuisce le emozioni e la fantasia di chi lo guarda.
Sarebbe impossibile scegliere il bacio più bello della storia.
Io, però, provo una grande simpatia per questo qui:
Per un periodo è stata l’immagine di sfondo del mio cellulare ed
ogni volta ne rimanevo incantata!
Già solo a vederlo, così, senza conoscerne la storia, ti
affascina, ti trasporta in un’altra dimensione. Sembra lo screenshot di un
sogno. Il modo in cui lui l’afferra per i fianchi, in cui lei si abbandona,
presa alla sprovvista. La folla tutta intorno, che guarda e sorride, ci fa sentire
particolarmente partecipi alla vicenda. Quasi quasi sembra anche a noi di
esserci tinti di bianco e nero e di essere proprio lì, al posto del fotografo.
Se aggiungiamo per di più che i soggetti dell’immagine, quei due
che sembrano così passionali e persi nel loro bacio, sono due perfetti
sconosciuti…Be’ prende tutta un’altra piega e, probabilmente, ancora più
fascino.
Il Giappone, il 14 Agosto del 1945, si arrendeva agli Stati Uniti.
Alfred Eisenstaedt scattò questa foto che coglieva perfettamente l’euforia
del momento. Un marinaio aveva afferrato un’infermiera, manifestando la gioia di
quell’attimo ed incarnando per tutti i decenni successivi l’icona della pace e
della fine della guerra.
Questo dimostra quanto il bacio riguardi una sfera immensa di
emozioni e di significati.
Il bacio di una mamma, di un fratello e ,a volte, anche di uno
sconosciuto, se dato con sentimento ha sempre un grande valore.
Detto questo,
lieto fine a tutti!
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