Pagine

Etichette

mercoledì 6 luglio 2016

La giornata mondiale del bacio.


La bocca mi baciò tutto tremante.
Galeotto fu il libro e chi lo scrisse:
quel giorno più non vi leggemmo
avante.

-         Dante Alighieri.

Questi versi echeggiano nella mente, a ritmo del battito che sembra aumentare. Parole che lasciano senza fiato, che sembrano scivolare armoniosamente sulla lingua del lettore.
Questi versi funzionano come un bacio.

Oggi è il kissing day, la giornata mondiale del bacio.
E’ inutile tirarci indietro, chi vogliamo prendere in giro? A chi non piacerebbe unirsi in questo contatto con la propria amata\o? Chi non ha mai osservato quelle tanto desiderate labbra “che dovrebbero stare al Louvre”, come direbbe Woody Allen?
Tutti, anche i meno romantici e mielosi. O almeno lo spero, lo spero per loro.

A volte basta la scena di un film oppure le pagine di un libro per sognare e nuotare nel desiderio di chi, al posto nostro, sta per compiere il gesto più importante della sua storia.

A volte si è trattato di baci strani ed imprevedibili, come quello tra Mandorla e Palomo ne “Le luci nelle case degli altri” di Chiara Gamberale.
“Palomo Carnevale, sul pullman di ritorno da Venezia, mi ha baciato. 
 Io l’ho lasciato fare.”

Altre volte di baci attesi e desiderati, dai protagonisti, ma anche da noi lettori.
Come quello tra Jace e Clary in “Shadowhunters” di CassandraClare, di cui adoro l’adattamento cinematografico.
“Jace allungò una mano per sorreggerla proprio mentre lei si voltava per scusarsi e in qualche modo Clary si ritrovò nel cerchio delle sue braccia e lui la baciò.”
A volte si è trattato di baci affrettati, richiesti senza troppi giri di parole, eppure dotati della stessa intensità. Ad esempio quello tra l’impacciato Miles e l’esperta Alaska, durante il gioco dire, fare, baciare in “Cercando Alaska” di John Green.
“Alaska cominciò – Ciccio, dire, fare o baciare?-                                                - Fare.-                                                                                                                  - Fammi l’amore.-                                                                                                  E così feci." 

Altre volte, invece, il bacio nemmeno c’è. E’ uno status eterno, un’unione di anime e di battiti. Anche le parole possono fare all’amore, come nel caso di Lizzy e Mr. Darcy in “Orgoglio e Pregiudizio” di Jane Austen.
La scena qui sotto ne è la prova. Quel bacio lasciato in sospeso, che acuisce le emozioni e la fantasia di chi lo guarda.



Sarebbe impossibile scegliere il bacio più bello della storia.
Io, però, provo una grande simpatia per questo qui:


 Per un periodo è stata l’immagine di sfondo del mio cellulare ed ogni volta ne rimanevo incantata!
Già solo a vederlo, così, senza conoscerne la storia, ti affascina, ti trasporta in un’altra dimensione. Sembra lo screenshot di un sogno. Il modo in cui lui l’afferra per i fianchi, in cui lei si abbandona, presa alla sprovvista. La folla tutta intorno, che guarda e sorride, ci fa sentire particolarmente partecipi alla vicenda. Quasi quasi sembra anche a noi di esserci tinti di bianco e nero e di essere proprio lì, al posto del fotografo.
Se aggiungiamo per di più che i soggetti dell’immagine, quei due che sembrano così passionali e persi nel loro bacio, sono due perfetti sconosciuti…Be’ prende tutta un’altra piega e, probabilmente, ancora più fascino.

Il Giappone, il 14 Agosto del 1945, si arrendeva agli Stati Uniti.
Alfred Eisenstaedt scattò questa foto che coglieva perfettamente l’euforia del momento. Un marinaio aveva afferrato un’infermiera, manifestando la gioia di quell’attimo ed incarnando per tutti i decenni successivi l’icona della pace e della fine della guerra.

Questo dimostra quanto il bacio riguardi una sfera immensa di emozioni e di significati.
Il bacio di una mamma, di un fratello e ,a volte, anche di uno sconosciuto, se dato con sentimento ha sempre un grande valore.

Detto questo,
lieto fine a tutti!



Nessun commento:

Posta un commento